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Nuova Normativa FER2: Opportunità e Sfide per Caldaie a Biomassa e ORC

2024-08-14 12:29

Marco Margotti

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Normativa FER2 - Opportunità per rinnovabili programmabili

Il Decreto Ministeriale FER2 del 19 giugno 2024 rappresenta un importante passo avanti per il settore delle energie rinnovabili in Italia

Normativa FER2 - Opportunità per rinnovabili programmabili

Il Decreto Ministeriale FER2 del 19 giugno 2024, pubblicato sul sito del MASE il 12 Agosto 2024, è entrato in vigore il 13 agosto 2024, entro i successivi trenta giorni, saranno approvate dal Ministero, su proposta del Gestore dei Servizi Energetici, le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il Decreto FER2, atteso a lungo,  rappresenta un importante passo avanti per il settore delle energie rinnovabili in Italia, introducendo nuove modalità di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questo decreto, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2028, mira a sostenere impianti innovativi o caratterizzati da elevati costi di generazione, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030.

 

Tra le categorie di impianti ammissibili agli incentivi, vi sono diverse tecnologie che giocano un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Di seguito sono elencate le principali tipologie di impianti considerate dal decreto:

 

  • Impianti a Biomassa Solida: Utilizzo di biomassa solida, come legno, scarti agricoli e rifiuti forestali, per la produzione di energia termica ed elettrica.
  • Impianti con Cogeneratori ORC: Impianti che producono simultaneamente energia elettrica e termica utilizzando il ciclo Rankine Organico (ORC), migliorando l'efficienza complessiva del sistema.
  • Impianti Solari Termodinamici: Impianti che utilizzano specchi per concentrare la luce solare e generare calore, poi convertito in energia elettrica.
  • Impianti a Biogas: Produzione di energia elettrica e termica tramite digestione anaerobica di biomassa.
  • Impianti Geotermici: Produzione di energia sfruttando il calore naturale della Terra, con incentivi specifici per impianti a "emissioni nulle".
  • Impianti Eolici Off-Shore: Generazione di energia elettrica utilizzando il vento in mare aperto, inclusi impianti su fondazioni fisse e floating (galleggianti).
  • Impianti Fotovoltaici Floating: Installazione di pannelli solari su superfici d'acqua, come laghi o bacini, per la produzione di energia solare.
  • Impianti a Energia Marina: Impianti che sfruttano l'energia del mare, come mareomotrice e moto ondoso, per generare elettricità.

Punti chiave della normativa FER2:

Finalità e ambito di applicazione:

  • Supportare la produzione di energia da impianti rinnovabili innovativi o con costi elevati, promuovendo la competitività e contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
  • Impianti coinvolti: biogas, biomasse, solare termodinamico, geotermoelettrico, eolico off-shore, fotovoltaico floating, energia mareomotrice, moto ondoso e altre forme di energia marina​.

 

Procedure competitive:

Gli incentivi sono assegnati tramite procedure competitive pubbliche organizzate dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) nel quinquennio 2024-2028. Le procedure si svolgono in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza e concorrenza​.

 

Contingenti di potenza e riduzione delle tariffe:

  • Le tariffe di riferimento poste a base d’asta sono soggette a una riduzione annuale del 3% a partire dal 2026 per impianti con potenza superiore a 300 kWel​.
  • I contingenti di potenza disponibili variano a seconda della tipologia di impianto, con un totale di 15 TWh el di produzione aggiuntiva stimata per il periodo 2024-2028​.

 

Incentivi specifici:

Gli incentivi per i piccoli impianti (fino a 300 kWh el) sono gestiti attraverso tariffe omnicomprensive, mentre per gli impianti più grandi (oltre 300 kWh el) si prevede una tariffa premio, con un sistema di compensazione basato sul prezzo dell’energia elettrica zonale​.

 

Sanzioni e decadenza dagli incentivi:

Sono previste penalità in caso di ritardi nella realizzazione degli impianti e la decadenza dagli incentivi se i termini massimi di realizzazione non vengono rispettati​.

 

Valutazione accelerata:

Per impianti di potenza superiore a 10 MWh el, è prevista una procedura accelerata di valutazione dei progetti, con la possibilità di ottenere una qualifica di idoneità alla richiesta di incentivi prima della presentazione della domanda​.

 

Questa normativa si inserisce nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia.

Cosa sono gli impianti innovativi ad alto costo di generazione:

Gli impianti innovativi e ad alto costo di generazione descritti nella normativa FER2 del 19 giugno 2024, si riferiscono a specifiche categorie di impianti che presentano caratteristiche tecniche avanzate o che richiedono un investimento significativo per la loro realizzazione e operazione. Questi impianti sono supportati da incentivi per promuovere l'innovazione e garantire che possano contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione, nonostante i costi elevati.

 

Definizioni e caratteristiche:

 

  1. Impianti Innovativi:
    • Tecnologie emergenti o non ancora diffuse: Si tratta di tecnologie che non sono ancora ampiamente utilizzate nel mercato, ma che presentano un alto potenziale per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Ad esempio, impianti solari termodinamici con fluidi termovettori a basso impatto ambientale o impianti eolici off-shore floating (galleggianti).
    • Innovazioni tecniche significative: Questi impianti introducono innovazioni che migliorano le prestazioni energetiche, riducono le emissioni o migliorano l'efficienza rispetto agli impianti tradizionali. Un esempio potrebbe essere il geotermico tradizionale che integra innovazioni per ridurre le emissioni ben al di sotto dei limiti legali.
  2. Impianti ad Alto Costo di Generazione:
    • Costi operativi elevati: Questi impianti richiedono investimenti iniziali e costi operativi elevati per la loro costruzione e gestione, spesso a causa della tecnologia avanzata o della complessità dell'infrastruttura necessaria. Ad esempio, l'energia mareomotrice o del moto ondoso richiede tecnologie costose per sfruttare l'energia marina.
    • Non ancora competitivi senza incentivi: A causa dei loro costi elevati, questi impianti non sarebbero competitivi sul mercato senza il sostegno degli incentivi pubblici. Gli incentivi servono a colmare il divario tra il costo di produzione e il prezzo di mercato dell'energia, permettendo così lo sviluppo di queste tecnologie.

 

Questi impianti sono incentivati per stimolare l'innovazione tecnologica e l'adozione di tecnologie che, sebbene non ancora economicamente vantaggiose, sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità energetica​.

Caldaia a cippato

Impianti a biomassa solida 

La normativa FER2 del 19 giugno 2024 prevede specifiche regole per l'accesso agli incentivi per gli impianti alimentati a biomassa solida.

Per le caldaie a biomassa questa normativa introduce nuovi incentivi e requisiti che influenzeranno il mercato in modo significativo.

 

Principali requisiti:

 

Caldaie a Biomassa: Incentivi e Requisiti Tecnici

 

Le caldaie a biomassa, fondamentali per il riscaldamento sostenibile e la produzione di energia elettrica, sono al centro della normativa FER 2. La normativa introduce specifici incentivi per gli impianti a biomassa, con particolare attenzione a quelli di piccola taglia, fino a 1.000 kW elettrici. Questi impianti devono rispettare una serie di criteri tecnici, tra cui:

 

Recupero dell'energia termica:

L'energia termica prodotta dagli impianti deve essere recuperata e autoconsumata prioritariamente in sito, a servizio dei processi aziendali, oppure immessa in un sistema di teleriscaldamento efficiente. Deve essere garantito il rispetto del limite di emissione per le polveri pari a 50 mg/Nm³ con un tenore di ossigeno del 6%​. (negli impianti con caldaie a biomassa i limiti di emissione del particolato primario PM10, sono calcolati con O2 al 13% e si attestano al di sotto dei 20mg/Nm³)

 

Utilizzo di sottoprodotti:

Gli impianti devono utilizzare sottoprodotti per almeno l'80%, come indicato nella Tabella 2, Parte A del decreto. La quota residua può essere coperta da prodotti della Tabella 2, Parte B, ma in entrambi i casi, questi materiali non devono subire trasformazione in pellet​.

 

Provenienza dei materiali:

I sottoprodotti e i prodotti utilizzati devono essere approvvigionati tramite accordi che identificano chiaramente le aree geografiche e i siti di provenienza​.

 

Risparmio emissivo:

I materiali utilizzati devono garantire un risparmio emissivo di gas a effetto serra di almeno il 70% rispetto ai combustibili fossili di riferimento. Questo risparmio deve essere dedotto dai valori standard applicabili per la produzione di energia elettrica, e la distanza geografica tra l'impianto e i siti di provenienza non deve superare i 500 km, salvo diversamente specificato​.

 

Queste misure sono pensate per promuovere l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale degli impianti a biomassa, incentivando l'uso di sottoprodotti agricoli e forestali locali.

Cogeneratore ORC

Impianti con cogeneratori ORC

Il Decreto FER2 prevede incentivi specifici per gli impianti con cogeneratori basati sul ciclo Rankine Organico (ORC). Questi impianti sono riconosciuti per la loro capacità di produrre simultaneamente energia elettrica e termica con un'elevata efficienza, sfruttando fonti di calore a bassa temperatura, come calore di scarto industriale, geotermia e biomassa.

Punti chiave per i cogeneratori ORC nel Decreto FER2:

Incentivi:

Gli impianti con tecnologia ORC possono accedere agli incentivi previsti dal decreto, in particolare per la produzione combinata di calore ed energia (CHP). Questi incentivi sono mirati a migliorare l'efficienza energetica e a ridurre le emissioni di CO2, supportando sia nuove installazioni sia aggiornamenti di impianti esistenti.

 

Efficienza Energetica:

Gli impianti ORC sono apprezzati per la loro efficienza, in quanto possono recuperare calore che altrimenti andrebbe disperso, migliorando così l'efficienza complessiva del sistema di cogenerazione. Questo aspetto è incentivato dal decreto, che promuove tecnologie capaci di ridurre il consumo di energia primaria e le emissioni inquinanti.

 

Applicazioni:

Gli incentivi coprono diverse applicazioni degli impianti ORC, comprese quelle in ambito industriale, teleriscaldamento e altri settori che richiedono la produzione simultanea di energia elettrica e calore.

 

Criteri di accesso:

Gli impianti ORC devono rispettare specifici criteri di efficienza e sostenibilità ambientale per poter accedere agli incentivi. Questi criteri includono il raggiungimento di un certo livello di risparmio energetico e la conformità con le normative sulle emissioni.

Collettore solare termodinamico

Impianti solari termodinamici 

Il Decreto FER2 del 19 giugno 2024 prevede specifiche disposizioni per gli impianti solari termodinamici, una tecnologia avanzata che utilizza specchi parabolici o altri sistemi di concentrazione solare per generare energia elettrica tramite il calore

Punti Chiave per gli Impianti Solari Termodinamici

Incentivi e Accesso:

Gli impianti solari termodinamici sono eleggibili per gli incentivi previsti dal Decreto FER2. Questi incentivi sono destinati a supportare la costruzione di nuovi impianti e il potenziamento di quelli esistenti, con particolare attenzione agli impianti che integrano sistemi di accumulo termico.

 

Sistema di Accumulo Termico:

Gli impianti che includono sistemi di accumulo termico, capaci di mantenere stabile la produzione di energia anche in assenza di irraggiamento solare, sono particolarmente favoriti. Questo tipo di impianto è incentivato poiché contribuisce alla stabilità della rete elettrica, garantendo un'erogazione continua di energia.

 

Tecnologie e Innovazioni:

Il decreto incoraggia l'uso di tecnologie innovative come i collettori parabolici lineari, sistemi a torre centrale e nuovi tipi di concentratori. Viene enfatizzata l'importanza di migliorare l'efficienza dei rivestimenti dei tubi ricevitori e l'adozione di fluidi termovettori avanzati, come i sali fusi, per operare a temperature più elevate e migliorare il rendimento complessivo dell'impianto​.

 

Applicazioni e Sostenibilità:

Gli impianti solari termodinamici sono riconosciuti per il loro potenziale di riduzione delle emissioni di CO2, contribuendo agli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione del Paese. Il decreto sottolinea l'importanza di realizzare questi impianti in aree con alta irradiazione solare, come quelle del Sud Italia, per massimizzare l'efficienza e l'efficacia degli investimenti​.

 

Queste disposizioni mirano a promuovere l'adozione su larga scala della tecnologia solare termodinamica, rafforzando il contributo delle energie rinnovabili al mix energetico italiano.


Conclusioni

Nel percorso verso la transizione energetica, le energie rinnovabili rivestono un ruolo essenziale, ma la loro natura intermittente pone sfide significative in termini di stabilità e continuità della rete elettrica. 

 

Per questo motivo, è fondamentale sviluppare e potenziare sistemi di produzione elettrica programmabile, come impianti di recupero di calore disperso ed impianti con generatori di calore a biomassa solida, entrambi accoppiati a cogeneratori ORC

 

Questi impianti non solo offrono una fonte di energia affidabile e continua, ma consentono anche di recuperare il calore generato, rendendolo disponibile per usi termici in ambito industriale e residenziale. 

 

Questa doppia funzione di produzione elettrica e termica è particolarmente preziosa in un contesto in cui la domanda di energia cresce e la necessità di ridurre le emissioni di CO2 diventa sempre più pressante.

 

Nel frattempo, il dibattito sul ritorno al nucleare si fa sempre più acceso, con la consapevolezza che questa tecnologia potrà contribuire in maniera significativa alla decarbonizzazione, ma richiederà almeno 5-8 anni per essere pienamente operativa. 

 

In attesa di questa transizione nucleare, è urgente investire in tecnologie rinnovabili che possano essere implementate rapidamente e che garantiscano la programmabilità e la flessibilità necessarie per mantenere la sicurezza energetica del Paese. 

 

Lo sviluppo di impianti che combinano produzione elettrica e termica rappresenta una risposta immediata e sostenibile alle sfide energetiche attuali, offrendo soluzioni concrete per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e per stabilizzare la rete elettrica. 

 

In questo scenario, l'adozione di tecnologie come i cogeneratori ORC e gli impianti a biomassa solida non è solo auspicabile, ma imprescindibile per costruire un futuro energetico resiliente e sostenibile.

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